Arriva un momento della vita in cui cresci, ti ritrovi grande ad affrontare quelle sfide che ambivi e a cui anelavi da tanto, proprio tanto tempo, e capisci che il tempo ti sfugge dalle mani.
Inizia la settimana che ad un tratto ecco di nuovo il venerdì, vivi in fretta e furia, con incastri forzati e impegni slittati, un gran caos, e se il tuo livello di self control e problem solving non sono abbastanza affilati rischi di fare crash, proprio come i nostri amati laptop.
In tutto questo marasma, capisci di dover ritrovare un po’ quel te stesso che si è andato, mano mano, nascondendosi, messo quasi K.O. da quella che ormai è diventata la tua routine, da quella pigrizia quotidiana stretta parente del più classico “si dopo lo faccio”. Sappiamo tutti in realtà come va a finire.
Così un bel giorno, o notte, dopo varie prove generali, ho iniziato a scrivere questa pagina bianca e a dar vita a questo mio diario di viaggio, una parte della mia vita, quella fatta di passione, una passione vera, rilassante e rigenerante.
Ognuno di noi ha una passione, che riesce a rappresentarci, che ci completa, realizza e rende felici. La chiamo passione perché credo la considero più di un hobby o passatempo, è l’ancora di salvezza da un mondo che troppo spesso ci soffoca e ci rattrista un po’.
Trovare la passione, anzi una passione (perché la bellezza di noi essere umani è anche la capacità di reinventarci, rinnovarci, arricchirci con le esperienze) non è facile, sebbene dovrebbe essere una delle cose più naturali. Spesso è lei che ti trova, così come un colpo di fulmine improvviso e senza preavviso, molte volte sappiamo della sua esistenza, spesso impieghiamo molto tempo, ma la troviamo comunque.
Io sono sempre stata uno spirito molto passionale, non nel più scontato significato del termine, ma nel senso che ho sempre cercato la passione che mi facesse stare e sentire bene, che mi accogliesse e mi isolasse un po’ da tutto il resto del mondo.
Prima il disegno e poi la scrittura, sono stati i miei rifugi da una quotidianità che non mi faceva sentire speciale, che non mi faceva sentire felice come meritavo. Li, nei miei mondi fantastici, tutto aveva più senso, tutto era giusto, tutto era a misura di una piccola sognatrice solitaria.
Crescere significa anche saper scindere i momenti “immaginari e non” e far sì che una passione non prenda il sopravvento sulla realtà che ti circonda. Tu puoi, comunque, trovare quel tipo di felicità nella tua vita di ogni giorno, puoi coltivare altre potenzialità, e così le passioni aumentano, cambiano, si intensificano.
Purtroppo (per voi) amando scrivere, ogni volta che inizio qualcosa mi ritrovo con piccoli “poemi” tra le mani e che non smetterei di descrivere. Il concetto base, che volevo esprimere dall’inizio, è che nella vita è importante scoprire la propria passione e dedicarle del tempo, che sia un’ora a settimana, un giorno al mese, un weekend all’anno, bisogna starle dietro e ritagliarci dei momenti per viverla a pieno.
Qualsiasi essa sia, dobbiamo non perdere mai quell’entusiasmo, quella vitalità e quella voglia di vita che ci farebbe fare di tutto, che ci farebbe affrontare ogni difficoltà e ogni periodo più buio.