Cosa possono imparare i copywriter dal parrucchiere

Possiamo imparare sempre, anche dal parrucchiere

Partiamo da un saldo presupposto: il look conta, sempre. Date per scontate le abilità di scrittura e di creatività necessarie a praticare questa meravigliosa professione (copywriting per chi fosse capitato su questo sito o articolo per caso), dobbiamo, inevitabilmente, lavorare anche sul nostro aspetto. Non parlo di raggiungere utopiche taglie zero oppure stravolgere completamente il nostro modo di essere, mi riferisco a piccoli accorgimenti e attenzioni, anzi, meglio dire coccole che possiamo rivolgere verso noi stessi per diventare copywriter belli dentro e fuori.

Con questa premessa sono qua a motivare e a spronare tutti a concedersi, saltuariamente e in base alla disponibilità, un momento di estremo relax misto ad aumento dell’autostima, una seduta dal parrucchiere. Il concetto potrebbe essere esteso anche al centro benessere di fiducia, quindi possiamo includere quelle attività di wellness che ci rendono più belle e rigenerate, in vista del prossimo preventivo. In questo articolo parlo di hairstylist, perché, come sarà facilmente intuibile, il color rosso della mia chioma non è proprio naturale, e la mia parrucchiera, una volta al mese, deve metterci del suo e andare di tinta rosso Marsala.

Capelli fatti sì, ma prendiamo spunto!

Bene, relax, bellezza e benessere ci sono, ma siete davvero sicuri che il parrucchiere possa offrirci solo questo? Riuscite davvero a staccare la spina così tanto da non filtrare l’esperienza con le lenti da copywriter? Se ci riuscite, tanto di chapeau, se non ce la fate, perché non condividete i vostri pensieri con me?

Ecco quello che io, copywriter rossa Marsala per professione, ma soprattutto per passione, ho analizzato quest’oggi, come ogni primo sabato del mese, la mia seduta dal parrucchiere,  un paio d’ore di estrema goduria estetica e interminabile riflessione sociale. Dunque, cosa possiamo imparare dal nostro parrucchiere di fiducia?

1. Aggiornamento continuo. Non so i vostri, ma la mia dolce hairstylist gestisce il suo negozio da più di 25 anni, sempre nello stesso posto, ma mai allo stesso modo. In tutti questi lustri ci sono stati numerosi lifting (parlo del locale non della parrucchiera ovviamente), il look è stato cambiato tante, tantissime volte, a livello cromatico, a livello di design e di trattamenti offerti, ma una cosa è rimasta sempre la stessa: la passione. Il lavoro della mia parrucchiera non è mai scemato, l’intensità, la professionalità e l’identità distintiva che la contraddistingueva sono rimaste immutate. Possiamo cambiare grafiche, possiamo cambiare stile e dettagli cromatici, ma il naming e i nostri valori vanno mantenuti, sempre. Forse sono cambiamenti obbligatori per rimanere sempre sul pezzo, evitare lo scomodo ruolo di “fuori moda”, poco appetibili e già visti.

2. Empatia con gli altri. Fidatevi, la parrucchiera è la prima psicologa della storia e continua ad esserlo durante la vita di ogni donna. Tra i trattamenti non sul listino prezzi, ci sono ascolto continuo, consigli pratici, affidabilità e garanzia di trovare dall’altra parte una persona che ci capisce, che non pretende nulla da noi se non l’essere semplicemente noi stessi. Beh, cari copywriter credo che la capacità di empatia con gli altri, clienti e colleghi, debba essere, per forza, una qualità sempre presente in noi. Riuscire a metterci nei panni altrui è fondamentale per qualsiasi analisi, dal contesto agli utenti ideali.

3. Client engagement. Insieme alla capacità di immedesimarci negli altri, abbiamo bisogno di fidelizzare i nostri clienti. Che si tratti di hairstylist oppure di copywriter e social media manager, dobbiamo essere in grado di creare un profondo legame con i nostri clienti, quelli che ci hanno trovato, ci hanno scelto e continuano a rimanere fedeli ai nostri servizi. Imparare a ringraziare chi ci segue è molto importante, ci distingue dal resto e fa sentire gli altri speciali. Ricordate, la concorrenza è spietata, in tutti i settori, sappiate valorizzare i clienti storici e date a quelli potenziali quel qualcosa in più, che vi stacchi dalla massa e vi renda unici.

4. Organizzazione e timing. Andare dalla parrucchiera può divenire un momento tutt’altro che riposante se non viene dato al tempo il giusto valore. In questa prospettiva il giusto schedule è fondamentale per preservare l’atmosfera di relax in cui speriamo di gongolare. Una vera professionista sa gestire gli appuntamenti, conosce le tempistiche precise così da non incastrare trattamenti ed evitare lunghe e spiacevoli attese. Dobbiamo imparare a conciliare i nostri impegni (lavorativi e non) come la migliore parrucchiera del settore, rispettando scadenze e orari, in un contesto dove anche un minuti può valerti l’intero trattamento. Chiedete a chi porta in testa i risultati di meches sbagliate!


Detto questo, vi lascio con il sunto di tutto, che dovremmo tenere sempre a mente, non solo durante le ore di lavoro:

  • prendiamoci il giusto tempo, sempre, godiamoci ogni istante, mettiamoci il cuore e ogni tanto fermiamoci a guardare (e vivere appieno) le cose che ci fanno stare bene;
  • sorridiamo, ridiamo anche di noi stessi e affrontiamo tutto con tanto buon umore, già le cose sono toste e in salita, non partiamo subito con il broncio;
  • mettiamoci sempre nei panni altrui, non siamo fatti per star soli, creiamo interazioni non mere vendite, ascoltiamo, guardiamo gli altri e rimaniamo sempre fedeli a noi stessi.
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